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(3-5-2): Iezzo; Maldonado, Giubilato, Domizzi; Trotta (dal 28' s.t. Capparella), Gatti (dal 34' s.t. Sosa), Dalla Bona (dal 19' s.t. De Zerbi), Bogliacino, Savini; Calaiò, Bucchi. (Gianello, Garics, Montervino, Amodio). All. Reja
(4-4-2): Pegolo; Pedrelli (dal 13' s.t. Cutolo), Sibilano, Perticone, Magliocchetti; Ferrarese, Pulzetti, Mazzola, Guarente; William (dal 42' s.t. Anaclerio), Iunco. (Loschi, Smania, Comazzi, Dianda, N'Ze). All. Ventura
Cronanca:
Sulla carta quella di oggi doveva essere per il Napoli
una gara facile, non solo per il divario tecnico ma anche per
le tante assenze con le quali il Verona si presentava al San Paolo.
Le cose però si sono complicate quando al 41' del primo
tempo l'arbitro Stefanini ha espulso Calaiò e così
la squadra di Reja è rimasta in dieci. Fortunatamente,
come vedremo più avanti in dettaglio, nel secondo tempo
le cose si sono risistemate con l'espulsione nel Verona dell'attaccante
Iunco e così grazie al rigore subito da Bogliacino
e realizzato da Bucchi, gli azzurri hanno cominciato il
2007 incassando i tre punti e realizzando il decimo risultato
consecutivo utile, e la nona vittoria in campionato. Il primo
tempo non ha offerto grosse emozioni. Il Verona, ben messo in
campo dall'ex Ventura, se l'è giocata a viso aperto, ma
per avere qualche azione degna di nota si deve aspettare il 9'
quando Maldonado verticalizza per
l'inserimento in area di Dalla Bona che calcia in scivolata,
ma proprio sui piedi del portiere Pegolo che blocca senza difficoltà.
Al 24' altra occasione per il Napoli, stavolta più limpida
con il cross dalla sinistra di Savini in area per il colpo
di testa di Bucchi che però manda alto. Il Verona
si fa vedere al 32' con un tiro dal limite di William Da Silva
che termina alto sulla traversa. Si arriva così al 41'
quando viene espulso Calaiò: l'attaccante azzurro
entra con una pericolosa scivolata su Pulzetti nel tentativo di
recuperare palla senza però colpirlo, ma l'arbitro Stefanini,
a pochi passi applica alla lettera il regolamento ed irremovibile
ammonisce Iezzo per protestare. Così il Napoli resta
in dieci e la gara sembra mettersi in salita. Al 45' un tiro di
Guarente termina di pochissimo a lato.
Nella ripresa, il Napoli che nella prima frazione di gioco non
aveva brillato, nonostante l'inferiorità numerica diventa
padrone del campo schiacciando gli ospiti nella propria metà
campo ed andando vicino al gol in diverse occasioni. Al 6' Bucchi
serve in area per Bogliacino che si libera e tutto solo
manda la palla a lato. Ventura prova a sfruttare la superiorità
numerica e così toglie un difensore, Pedrelli, inserendo
una mezza punta, Cutolo. Al 15' Savini crossa basso per
Bucchi che gira a botta sicura, ma vede il tiro rimpallato
da un difensore avversario. Ancora al 15' un tiro di Maldonado,
incuneatosi in area sulla destra, sul primo palo, viene deviato
in angolo da Pegolo. Sul seguente corner al 16' , il colpo di
testa di Bucchi che termina di poco alto. Reja non
è contento del pareggio, sente che la squadra nonostante
l'inferiorità numerica può vincere e così
inserisce De Zerbi per Dalla Bona, spostando Trotta
sulla sinistra, mentre già da prima la difesa si era sistemata
a quattro con Maldonado a destra (notevole la sua spinta),
Giubilato e Domizzi centrali e Savini a sinistra.
Al 25' arriva il consueto 'miracolo' di Iezzo che a tu
per tu con Da Silva non si lascia sorprende, restando in piedi
e respingendo il tiro a botta sicura dell'attaccante scaligero.
Reja non contento della spinta offerta, toglie Trotta
ed inserisce Capparella ridisegnando la squadra in una
sorta di 3-4-1-1 con Giubilato, Domizzi e Savini
in difesa, Maldonado, Bogliacino, Gatti e
Capparella a centrocampo e con De Zerbi che svaria
intorno a Bucchi punta centrale.
Al 29' l'arbitro Stefanini ristabilisce la parità numerica
espellendo Iunco per una gomitata a palla lontana nei confronti
di Domizzi. Il Napoli si riversa in avanti esponendosi
al contropiede degli ospiti: al 31' si dispera Ferrarese che imbeccato
tutto solo in area invece di calciare in porta appoggia al centro
per un compagno che però non c'è ed il Napoli si
salva. Al 32' anche Pegolo, emulando il suo collega Iezzo,
compie un 'miracolo' smanacciando con un colpo di reni il colpo
di testa di De Zerbi. Reja cambia ancora formando
un Napoli a trazione anteriore sostituendo Sosa per Gatti
e dunque schierando un 3-4-2 con Sosa e Bucchi in
attacco, De Zerbi e Capparella rispettivamente larghi
a destra e a sinistra, spostando Domizzi a centrocampo
al fianco di Bogliacino e con la difesa a tre schierata
con Maldonado, Giubilato e Savini.
Al 35' arriva l'episodio che deciderà definitivamente il
risultato finale: Bogliacino viene atterrato in area, l'arbitro
Stefanini non ha dubbi, è rigore! Sul dischetto va Bucchi,
che al 36' con un tiro ad incrociare, di potenza, insacca alla
destra del portiere, mettendo a segno il suo quinto gol stagionale,
il secondo su rigore. Ventura toglie Da Silva per Anaclerio, ma
la mossa non sortisce effetti, e così la gara dopo un tiro
cross di Ferrarese ed un tiro a lato di De Zerbi si chiude
col risultato di 1 a 0 per il Napoli.
Concludendo possiamo dire che si è trattato di una partita
dai due volti, oltre che condizionata dalle espulsioni di Calaiò
e di Iunco. Nel primo tempo il Napoli è sembrato svogliato,
poi, stranamente la squadra ha avuto una scossa con l'espulsione
di Calaiò e così nella ripresa, nonostante
l'inferiorità numerica, è venuta fuori sovrastando
in ogni reparto i suoi avversari, grazie anche all'apporto del
pubblico. Finalmente Reja ha rotto con i suoi schemi tradizionalisti
che gli impongono di badare prima a non prenderle ed ha rischiato
il tutto per tutto inserendo Sosa, De Zerbi e Capparella
insieme a Bucchi, dimostrando così di aver voluto
fortemente la vittoria, così come l'ha cercata tutta la
squadra. Dunque, grazie a Bucchi, il Napoli ritrova momentaneamente
la testa della classifica in solitario, in attesa del posticipo
di lunedì sera fra Arezzo e Rimini ed in attesa del recupero
della gara Juve-Cesena programmata per il 16 gennaio. Godiamoci
perciò questo momento, ma con serenità e senza esaltarci,
pensando che il campionato è ancora lungo e faticoso e
la classifica è ancora corta, quindi basta poco per ritrovarsi
dall'alto, in basso, ed i 'cugini' del Genoa ne sanno qualcosa.
(Michele Spampanato)
Grava (1) Calaiò (7) Cannavaro (1) De Zerbi (1) Dalla Bona (2) Bogliacino (3) |
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